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Colpi di Stato: ecco i nuovi metodi Occidentali.

Colpi di Stato: ecco i nuovi metodi Occidentali.

Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 01/07/2009 10:03:44

 

C'è stato un tempo in cui, i Colpi di Stato si giocavano con armi diverse. Nell'immaginario collettivo, conserviamo ancora memoria di Poteri ribaltati dalle forze armate. Presa dei canali di Comunicazione. Arresti a tappeto sugli esponenti del Governo spodestato. Forti pressioni sulla cittadinanza. Di esempi ne abbiamo molti: Libia, Birmania, Iran. La stessa Italia col tentato Golpe del 1970: il Colpo di Stato "Borghese" organizzato da Junio Valerio Borghese.

 

Nel corso degli anni, almeno per quanto riguarda l'Europa, le metodiche e gli obiettiva sono virati su qualcosa di profondamente diverso. Oggi, le guerre si combattono a colpi di Borsa, di Economia, di strategie mediatiche e di scandali palesemente architettati al fine di debellare il Potere o il Potente di turno.

 

Stiamo vivendo proprio in questi giorni, l'ennesimo scandalo che probabilmente questa volta è sfuggito di mano agli stessi organizzatori. Le pagine delle testate internazionali, paventano unanimi un crollo dell'attuale Governo.

 

Stiamo vivendo nell'era delle minacce sommesse seppure urlate. Nella Società ove tutto è possibile: persino far crollare un Governo a colpi di Escort. Tutto fa brodo, basta che la Massa sia convinta che il tutto accada all'ombra – rassicurante – della parola Democrazia.

 

In realtà di Democrazia non se ne vede l'ombra. Ma l'importante è, che se ne parli continuamente, creando un gioco al massacro nelle menti umane. L'attacco ai canali mediatici è iniziato già da anni, per giungere ai nostri giorni in cui è chiaro a tutti come l'Informazione sia quasi interamente gestita da chi gestisce ed amministra il Paese.

 

Molti esponenti politici – a seconda del periodo storico – non vengono arrestati. Nel senso che non vengono posti agli arresti così come siamo abituati a conoscere. Ma in realtà l'arresto avviene: basta notare l'uscita di scena totale di molti personaggi che oggi non trovano spazio in nessuno dei canali di comunicazione di massa. Per alcuni versi, l'oscuramento mediatico appare più pesante di un arresto vero e proprio. In special modo ai giorni nostri, ove esisti – soprattutto - se appari.

 

E c'è anche un terzo elemento: la condizione di assoggettazione totale che si opera sulla cittadinanza attraverso un'economia carente, un'istruzione fallata e fallita, un rendere impossibile lo svolgere di molte attività coerenti con uno stile di vita se non agiato, almeno dignitoso.

 

Ecco quindi che con un opera magna a colpi di cesello il Colpo di Stato - oramai realtà incondizionata e continuativa dei nostri giorni – diviene uno stabile elemento in essere. Avviene senza essere avvertito. C'è. E' persino palpabile. Ma nessuno coerentemente potrebbe chiamarlo tale.

 

Oltretutto, non vi è un unico Colpo di Stato: molti si susseguono senza che nessuno se ne accorga. Risalire al bandolo della matassa, appare ancor più difficile considerando le vie impervie che lo rappresentano.

 

In questo modo, si è ottenuto una sorta di "standard" rappresentato dalla violazione continua dei parametri di governabilità, con conseguente metabolizzazione degli elementi di prevaricazione che oggi, poche persone realisticamente sono in grado di valutare.
 

Inoltre, utilizzando parametri così poco definibili, il rischio di un contrattacco all'azione golpista, vuene completamente spazzato via. Il "nemico" non è tangibile. E' una forma astratta, senza nome ne volto. Impossibile da attaccare.

 

Oggi più che mai, non appare più importante "chi". E nemmeno "cosa". Tanto meno "perché". Il diktat è diverso, anche se a pochi è palese. La domanda da porsi è "come", per iniziare un percorso ragionato che tenga conto degli accadimenti e di come si susseguano. Nello studio e verifica di questi elementi, potremo trovare risposta ai molti interrogativi che prendono forma nei dubbi di tutti. Un modo per non restare indietro e trovarsi un giorno – d'un tratto – incatenati ad un Sistema che non lascia più spazio alla libertà del singolo.


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